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Il viaggio di un artista!

IO...Greta

fisicamente come tanti esseri che si possono incontrare ogni giorno, di misura medio piccola. Non seguo niente in particolare,a parte la borsa dell’acqua calda non ho abitudini specifiche, ansi sono convinta che la routine può uccidere, ma questo è un fatto personale! Devo aggiungere che l’orologio non lo sopporto, sono sempre in ritardo, ormai per scelta.Fin da sempre ammiro tutto quello che esteticamente è bello, è stato anche un insegnamento che ho ricevuto da mio padre, sono cresciuta con lui, ed ho iniziato a lavorare nella Società di famiglia dopo i miei studi artistici. Nei miei primi 25 anni ho avuto la fortuna di fare tante esperienze, e conosce culture diverse, quindi poter scegliere. Viaggiavo per andare a scuola, viaggiavo per lavoro io viaggiavo…

Nel frattempo New York

Dove ho potuto allestire vetrine di famosi negozi , mi occupavo del mercato estero ed avevo un bellissimo show room in 5th ave . Creavo collezioni personalizzate nei colori e fragranze per i più prestigiose brand in America in Australia e in Giappone.


Quando tornavo in Italia mi occupavo anche del nostro allevamento di Bull Mastiff , una delle nostre passioni, ed insieme ai miei cavalli una delle cose più belle.

C’è sempre un però… Facciamo un bel salto e andiamo avanti, troppi fatti in un piccolo lasso di tempo e la scelta fu!

Un’estate con mio marito e mio figlio di quattro anni siamo andati in vacanza in Francia a Cannes. I giorni passavano e l’estate era finita.



Siamo rimasti per 10 anni. La mattina adavamo a scuola a piedi, non c’era bisogno di fare valigie, dietro casa avevamo il marché for ville dove si faceva la spesa dal lunedi al sabato, sempre affollato, banchi di verdure frutta, carne formaggi meravigliosi. la domenica diventava mercatino dell’antiquariato. A mezzogiorno aperitivo alla cave con i nostri amici. Mio marito ed io si lavora, ma avevamo il tempo di fare tutto insieme a nostro figlio. Durante la ristrutturazione di casa, come avrei potuto limitarmi alle semplici pennellate di bianco ? ho iniziato a lavorare con gli stucchi a rilievo direttamente sul muro. Astratti monocromatici e devo dire veramente un effetto inaspettato ed un gran successo.


Volevamo comprare una barca a vela e andare per qualche anno, invece siamo rimasti sulla terra ferma o quasi.

Ci siamo ritrovati sull’isola di Malta tra l’Africa e la Sicilia. E siamo rimasti 5 anni. Un luogo ricco di storia, questa architettura un po’ un tutt’uno con il paesaggio, povero di alberi, privo di animali, sembra quasi senza vita.

Da un paese all’altro, colori continui tonalità color sabbia, interrotti a tratti da un verde sbiadito dei fichi d’india, e campi brulli. A Malta si capisce bene l’importanza dell’acqua, l’impatto che ha con l’uomo e la natura, sempre più arida, ed il vento incalza ancor di più la sensazione di questo paesaggio burbero. La sera passeggiavo per le stradine di Mdina insieme alla mia Terra, la vecchia città notabile, illuminata dai vecchi lampioni con la luce fievole, come quella delle candele di una volta. Intatta dai tempi dei cavalieri templari, la sera regna il silenzio. Circondata da mura arabe, sembrava di vedere tutta Malta…

Da un posto all’altro,

da un anno all’altro, mi limitavo nel fare quello che più mi girava per la testa, perché Non lo so ! però la natura non va forviata, quando chiama, chiama, e scrivendo queste parole mi rendo conto, che se i miei genitori avessero continuato ha credere di più nel loro amore per l’arte, sicuramente si sarebbero amati di più. E se vi dicessi che l’arte può curare tanti mali, ci credereste ? non solo mettere le mani in pasta, ma anche goderne, in oriente si dice che tutto è nutrimento, l’arte lo è per la nostra psiche, ci da la possibilità di’interferire anche con le cose che ci fanno più paura, relazionarci se vogliamo, anche a distanza con questa società, o bene far fronte alle nostre timidezze. Tutti dovremmo prendere l’abitudine di disegnare, pitturare, scarabocchiare e tutto quello che volete, come facciamo per andare dal parrucchiere, fare un bel bagno caldo, meditazione e sicuramente il mondo sarebbe più buono e molto più colorato per tutti.

Da qui vi scrivo, la Spagna HOLè !

La mia amica Claudia una volta mi disse che il cielo era di un celeste intenso. È vero !, il mare è vivace, tutti i giorni la spiaggia cambia, la natura la senti ovunque, che si muove, che vive.


Il mio lavoro... Il mio lavoro... mi occupo di idee, emozioni, colori, sensazioni tattili e tutto quello che mi rende felice di poter trasmettere anche in parte a chi poi, si troverà davanti a qualche cosa che ho fatto, con passione e amore.

Il tempo diventa come un’amaca che mi dondola quando sono tra gli stucchi, il gesso, i colori sempre diversi, che aggiungo ai miei impasti, carta vetra, barattoli di cere che mentre si scaldano al sole mi ricordano la stanza dove il mio nonno Egisto


passava le giornate ha fabbricare mobili, mobiletti per chiunque gli e lo chiedesse, con il suo lapis sempre sull’orecchio.

Osservare, cosa ? possiamo dire tutto, le persone, gli animali , insetti, anche per ore posando lo sguardo da un oggetto all’altro studiando e memorizzando le loro superfici, i materiali che vedo cambiare a seconda della luce a volte anche dalla temperatura. Ad occhi chiusi, scalzi possiamo riconoscere il legno, una moquette, le pietre, magari marmo … Le superfici, materiali e colori in Natura non smettono mai di sbalordirmi, vivo le mie giornate intorno alle mie piante, gli uccellini che passano perché trovano sempre qualche cosa da beccare. Tutti i giorni al mare, estate inverno, oggi l’alta marea e mare mosso, tra qualche giorno bassa marea e si vede tutto quello che non c’era.

Avete mai toccato un anemone di mare ? Difficile da descrivere : contatto con qualche cosa che all’occhio ci potrebbe sembrare viscido, visto che vive in acqua . Al tocco, piccoli tentacoli con un grip asciutto, e si capisce subito che è vivo.



La struttura di una conchiglia, l’involucro di un riccio la struttura dei coralli è un abisso di dettagli, che mi piace approfondire riproporre con altri materiali come lo stucco, l’argilla il legno o cemento.










La matericità spesso generosa la interpreto come movimento, cercare di “ dare vita “ un richiamo al tatto. Le mie opere sono l’introspezione di un momento, con un cambiamento a volte anche radicale, dovuto allo sviluppo degli impasti e l’impiego dei colori man mano che li utilizzo.


Conoscendo i diversi tipi di stucchi e gessi vari ho iniziato ad aggiungere colori acrilici, pigmenti in polvere per ottenere un medium corposo che mi potesse permettere di staccarmi dalla tela dare una terza dimensione, percepire una profondità. Con questo metodo posso definire anche diverse grane dell’impasto per un effetto finale liscio, addirittura lucido o vellutato.

Ogni progetto è completamente distinto dagli altri, cambio sempre il procedimento e se posso dirlo anche qualche’’ ingrediente”, dipende dalla resistenza o dall’elasticità che voglio ottenere. Non vi nascondo che dovrei spesso prendere appunti, perché quando ottengo qualche cosa che mi piace e vorrei riproporlo … c’è sempre qualche cosa di diverso.


Utilizzo smalti ecologici all’acqua per rendere il medium più fluido e brillante, spesso aggiungo della colla vinilica per dare elasticità, i pigmenti in polvere per una miglior profondità ed intensità di alcuni colori. Mi soffermo sui particolari che vengono fuori dalle spatolate definendoli con pastelli a cera, gessetti colorati, carboncino o con l’applicazione della foglia oro. La finitura con cera d’api per mobili più o meno ambrata, il profuma che lascia mi ricorda la mia terra, la Toscana dove nelle nostre campagne, mobili in stile detto anche ‘’arte povera toscana ‘’ sono un po’ ovunque.

E’ difficile che un progetto abbia un procedimento già pianificato in principio. Una tela bianca la vedo come un mondo, dove ognuno può far uscire quello che immagina meglio, un’espressione che durerà nel tempo, passeranno gli anni, ma non invecchierà, perché l’arte che sia un dipinto, una scultura, un’istallazione può essere per sempre qualcosa di originale da tramandare. Vedo l’opera finita nella mia testa come una fotografia, quindi all’opera ! Alcune tele mi hanno completamente rapito, non riuscivo ha fermarmi per continuare il giorno dopo, troppo presa dall’energia che mi guidava nel mettere giù pennellate, spatolate e la cosa che adoro, usare le mani, allora li si che c’è un contatto diretto, fino a sentire il tessuto della tela, e mi lascio trasportare.

COLORI BELLI e direi vibranti, è stato uno di questi, l’idea era un quadro giallo ma evidentemente il trasporto è stato talmente coinvolgente che l’energia e l’euforia del momento che fu, è evidente.

Durante una giornata di mare mosso, il fragore delle onde, l’odore nell’aria, è nato IMPETUOSO. Una base di un blu, forse qualunque, e poi a due mani sulla tela appoggiata al cavalletto. È stato bellissimo, la luce era fantastica, avevo portato il mare in giardino !


Al contrario, concentrazione e disciplina per l’essenziale LISTENING TO CHOPIN, nato da una proposta dopo un periodo di bellissimi quadri dalle tonalità dei rossi . Risaputo che questo colore è sinonimo di energia, vitalità anche a livello mentale, e stimolante, avrei fatto una tela rossa da meditazione. Qui lo sviluppo è stato attento nei minimi dettagli. Uno sfondo uniforme rosso brillante che riflette bene la luce, ma non rimanendo del tutto lucido,poche spatolate calme ed omogenee, con impasto a grana grossa per una superficie asciutta e vellutata al tatto, assorbendo così molta luce e quindi opaca all’occhio. Due pigmenti rossi vengono attraversati da una spatolata che li porta con se, solcata da una fessura non per tutta la sua lunghezza impreziosita dalla foglia oro. L’occhio si sofferma al centro della tela dove li si rilassa. C’è chi ha detto che non è facile fermarsi al punto giusto ! infatti proprio così. Ascoltando CHOPIN mi sono soffermata su di una riflessione rossa.


Un giorno volevo riproporre qualcosa del genere ATLANTIDE, ma in corso d’opera, sapete quelle immagini che ho nella mente, ecco, hanno preso il sopravvento e la sorpresa è stata BASSA MAREA le mie tonalità preferite, semplice, rilassante ed elegante. Amo essere libera, senza programmare, vedere quello che succede, dare carta bianca al cuore, al momento, anche questo è la mia arte.

Viaggio, anche dal mio piccolo Atelier, sono sempre in viaggio con la mente ed i colori mi vengono dietro, noi, andiamo ovunque, questa è la storia di MARRAKECH. Non era ancora estate e faceva tanto caldo in Spagna. Questa tela era bellissima, ma, c’era un ma. Non lo avevo finito ancora con la cera, lo mettevo sul camino, lo spostavo, aggiungevo un tocco lì, un tocco là oggi uno domani, ma ancora mancava. Ma cosa ? Una mattina mi avvicino bene, e vedo che c’era uno schizzo di pittura molto singolare, l’ho subito colorato di nero, era un uccellino. Come la nostra CALIMERA un piccione tutto nero che ha vissuto con noi a Malta più di un anno e mezzo. Ho messo la cera. Il mio quadro era finito!


Da Battery Park in New York a Bolgheri in Toscana, i colori dei paesaggi cambiano, gli odori , il cibo, perfino l’aria che si respira è un’altra aria.

Un quadro…un fermo immagine di una pellicola di cui osservandolo , NOI diventiamo registi, attori e sognatori. Ammirate la stessa opera con luci diverse, in ambienti differenti, e sarà facile ritrovarsi sulla passeggiata di Battery Park o tra le vigne e gli alti cipressi di Bolgheri.

Dare il titolo ad un opera astratta, preclude o favorisce aspettativa e l’immaginazione dell’osservatore ?

Certamente SI. L’arte di rappresentare l’istante di quel momento,comprese le emozioni di chi lo esegue è essenziale, direi quel qualcosa che non riusciamo ha percepire l’essenza e ancora non lo sappiamo.

Un espressione non facile da rappresentare potrebbe essere la solitudine, la tristezza, perché andiamo ad accentuare con lì introspezione un sentimento che logora piano piano, dove anche il colore più brillante può perdere la sua luce, ma magari vengono fuori dettagli involontari pieni di carattere ed interessanti sfumature.

Ho visto i colori nel buio, e ve li farò vedere anche a voi !


Le tonalità dei grigi, azzurri viola e verdi, sono i miei colori preferiti, eppure non li uso con frequenza, forse perché non è il momento giusto. L’anno passato mi sono identificata molto con le tonalità dei rossi, dovuto a questo periodo storico, la mancanza di vitalità, energia, vibrazioni forti… mi hanno stimolato a rappresentarle, per poterle vedere nelle nostre case, e ricordarci quanto è bella la vita, viviamola !


Mi piace pensare di dare un’anima a quello che faccio, quindi vado sempre cercando cose che magari hanno già vissuto, come cornici antiche, che restauro, che adatto. La serie Lionardo è nata dagli “ scarti “ delle casse per la spedizione dei dipinti. I ritagli di legno erano rimasti appoggiati sopra una vecchia cornice gialla comprata al mercatino. Vedo PRIMO completamente finito, con un seghetto a mano mi sono messa all’opera. Ci sono voluti diversi giorni, stavo calcando il tempo a ritroso, tra vedere e ottenere qualche cosa di finito ci vuole il suo tempo. Dal bianco dello stucco di fondo dietro la cornice, al nero, con la rottura della cornice gialla, le superfici sovrapposte sono tutte montate a livelli diversi, come un movimento di legni su un muro stabile fermo, immobile, ma la sua resa migliore e su di un cavalletto, in prossimità di una luce che gioca tra uno spessore e l’altro.

Questa serie l’ho dedicata a DaVinci, che fu battezzato da suo nonno materno con il nome di Lionardo da Vinci, così firmo nel contratto per stabilire la data di consegna della vergine delle rocce.

Lavoro con materiali diversi, ma a volte ci vuole anche una dimensione alternativa, allora direi un bel tutto tondo !

La serie NOVOS MUNDOS, non penserete mica che ci siamo solo noi, la Palla dove abitiamo c’e l’abbiamo solo noi… chissà di quali galassie, universi, o sogni, un Novos Mundos, e si va ! Questo materiale è nato dal’esigenza di non cuocere terre di nessun genere visto che per diverso tempo limitati ed addirittura impossibilitati. L’aggiunta della fibra di vetro ed altri piccoli procedimenti li rendono leggeri e molto resistenti. Alcuni mondi hanno delle inserzioni organiche, come pezzi di coralli trovati sulla spiaggia, resti di conchiglie e chissà.


Ora sento che è arrivato il momento di proporvi arte nuova, questo inverno avrei voglia di fare qualche cosa di diverso. Ho già da un po’ di tempo che le mie immagini mi gironzolano per la testa, mentre sono su di un lavoro, si presentano anche quando vado a letto, e visto che soffro d’insonnia…

Come avrete capito, ecco perchè sono sempre in ritardo, ogni pretesto è buono, per fermarsi mentre sono in auto quando vedo un bel pezzo di legno, perdermi tra i corridoi dei negozi per cercare una colla, delle viti, o quello che farebbe al caso mio, ma non esiste. Se mai m’incontrerai, avrò sempre qualche pagliuzza dorata o macchietta di pittura sui miei vestiti o sulle mani e sicuramente un buchetto da qualche parte !

Ti abbraccio forte, ovunque tu sei, divertiti a fare quello che ti piace vivi nel bello !




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